Uno dei lavori più ambiti al mondo è quello della Guida subacquea. Chi non sogna di vivere ai tropici in calzoncini corti ed infradito guadagnando mentre accompagna clienti felici di essere in vacanza a scoprire fondali meravigliosi?Ecco una breve guida delle caratteristiche chiave che ogni buona Guida Subacquea dovrebbe avere.

Personalmente ero così innamorato del mare e delle barche che sono approdato alla subacquea per poter vivere il mare di tutto il mondo in barca e sott’acqua. Sono stato proprio fortunato ed ho potuto visitare mari indimenticabili, conoscere culture diverse e riempirmi i ricordi di momenti indescrivibili che mi rimarranno dentro per sempre.

Questo splendido lavoro comporta però molte responsabilità e le vite dei clienti dipendono in gran parte dalla mia preparazione.


 

Preparazione fisica e acquaticità

 

Una buona Guida subacquea deve risultare un modello sott’acqua, in termini di assetto e capacità, per dimostrare immediatamente di essere il miglior subacqueo del gruppo. La sua attrezzatura deve essere completa, moderna e nuova. Ho visto personalmente utilizzare un’ attrezzatura vecchissima e sfilacciata, come se quei cimeli fossero cosa di cui essere fieri: l’immagine che davano era ridicola e scadente. L’attrezzatura deve comprendere un segnalatore acustico da usare in superficie (esistono anche appositi specchietti con un buco centrale per indirizzare il riflesso del sole nel punto desiderato), una bussola, un segnalatore acustico subacqueo, una maschera di scorta, una lavagnetta, una boa segna sub, un coltello subacqueo ed un peso in più. L’immagine che rimanda una Guida è molto importante, perché i clienti che non l’hanno ancora conosciuta si baseranno sulla simpatia, la preparazione e l’attrezzatura mostrate durante il primo incontro per farsi una loro impressione. Una Guida subacquea con scarsa forma fisica potrebbe non essere preparata per aiutare sott’acqua o in superficie un suo cliente in difficoltà e questa è una cosa che un professionista non si può eticamente permettere. Ecco il percorso formativo per diventare una buona Guida Subacquea 


 

Conoscenza punti immersioni e variabili meteo/correnti

 

La conoscenza del punto di immersione è fondamentale tanto per la sicurezza dell’immersione quanto per il divertimento dei clienti. Sapere come si evolve la situazione delle correnti, quali condizioni ci possono essere in superficie, fare una stima delle correnti già prima di entrare, osservare il mare per intuire l’evoluzione delle condizioni e discuterle con il Capitano della barca è il minimo che una Guida subacquea possa fare come procedura di preparazione.

Ho osservato personalmente più di una  Guida subacquea mentre dalla barca urlava ai clienti di cercare di raggiungerla, senza aver predisposto precedentemente una cima di corrente a poppa, che invece ci dovrebbe SEMPRE essere. Ho visto anche iniziare l’immersione a favore di corrente, infrangendo un principio cardine dell’immersione, solo perché il briefing era stato fatto senza controllare la corrente prima di iniziare!

Ricordate che il Capitano è importante quanto la Guida subacquea ed una intesa perfetta fra i due è fondamentale! Il Capitano deve sapere quando e dove il gruppo uscirà e non pensare nemmeno per un secondo di rilassarsi, tralasciando di scrutare attentamente la superficie del mare! Segnali con la boa segna sub potrebbero indicare al Capitano la necessità di calare una bombola di emergenza in acqua, oppure che un subacqueo si è perso ed ha bisogno di aiuto. Se un subacqueo arriva in superficie solo è in potenziale pericolo e rischia, perlomeno, di non riuscire a stabilire l’assetto positivo: uno degli incidenti più diffusi!

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Il Capitano della barca deve intendersi bene con la Guida Subacquea!

 

La reazione del Capitano dev’essere fulminea e potrebbe risultare cruciale. Un buon Capitano, inoltre, dovrebbe essere anche un buon subacqueo e sapere esattamente ciò che sta avvenendo sott’acqua. Quando lavoravo in Egitto e vedevo la Guida che prendeva in giro il Capitano della barca credendo di non essere ascoltato ( mentre il Capitano capiva benissimo! ) scuotevo la testa, perché mi rendevo conto che non ci sarebbe mai stata intesa fra i due e questo a danno dei subacquei, ai quali è doveroso dare il massimo della professionalità.

 

Un briefing dettagliato è molto importante e deve contenere sempre almeno: 

–  Procedure di entrata e uscita
– Segnali
– Avvisi 1/2 scorta d’aria e riserva
– Procedure di coppia
– Cosa fare se ci si perde ( risalire dopo un minuto..)
– Tempi e profondità massime
– Caratteristiche del luogo (correnti, pareti, posizionamento ideale, punti di riferimento, potenziali pericoli..)
– Pesci e specie visibili e dove
– Procedure di risalita
– Tappa di sicurezza
– Procedure di superficie e avvicinamento alla barca

La Guida Subacquea DEVE fare un buon briefing!

La Guida Subacquea DEVE fare un buon briefing!

 

Un briefing non solo è un dovere verso i subacquei e una parte del servizio che hanno pagato, ma rappresenta uno dei punti cardini nella difesa legale in caso di incidente. Bisogna quindi pretendere l’attenzione di tutti ed essere certi che sia ben capito, anche facendo domande per verificare la comprensione dei punti principali.


 

Una Guida subacquea non deve sottostimare mai i potenziali pericoli.

 

Spesso in acqua le condizioni cambiano repentinamente e rendono difficile la risoluzione dei problemi. Le persone, inoltre, possono reagire in modi molto diversi alle difficoltà e il panico può comparire molto prima di quanto ci si aspetti. L’errore più grave è quello di parametrare le difficoltà su se stessi! Per la maggior parte dei clienti l’immersione stessa è un evento stressante ed inusuale e l’insorgere di complicazioni, anche piccole, può creare situazioni di difficile gestione. Statisticamente la maggior parte degli incidenti fatali si verifica perché ci si separa dal compagno o dal gruppo, si finisce la scorta d’aria, non si gonfia il GAV in superficie o non si rilascia la cintura di zavorra. 

La Guida Subacquea sa che la fase di superficie è critica!

La Guida Subacquea sa che la fase di superficie è critica!

 

Una Guida subacquea deve avere ben chiari questi pericoli potenziali e cercare di prevenirli in tutti i modi. Vediamo come:

Sarà importante aiutare i clienti prima della discesa sott’acqua perché in barca ed in superficie spesso si manifestano le fasi più delicate. È doveroso pretendere sempre che facciano un controllo pre-immersione a coppie e chiedere loro di assicurarsi che l’ago del manometro non si muova mentre spurgano entrambi i secondi stadi e per verificarne la funzionalità a bombola aperta, che la frusta di bassa pressione sia ben collegata, che la fibbia della cintura-pesi sia correttamente chiusa e possa essere rilasciata senza intralci e che la fibbia di collegamento con la bombola sia correttamente fissata. Chiedete anche di posizionare le fruste in modo che non ciondolino, per evitare che si incastrino fra le rocce sott’acqua. La rottura di una frusta in immersione è una situazione di difficilissima gestione. Non avete nemmeno idea di quanti incidenti si sarebbero potuti evitare con un controllo pre-immersione ben fatto fra compagni!

Il controllo del gruppo di un Guida Subacquea

Il controllo del gruppo di un Guida Subacquea

Sia nell’entrata in acqua dalla barca che nel ritorno a fine immersione in superficie sinceratevi che tutti abbiano il GAV ben gonfio. Sott’acqua non saranno mai sufficienti le richieste di scorta d’aria al gruppo, le raccomandazioni di stare in coppia e in gruppo, di non scendere sotto il livello della guida e di correggere l’assetto per minimizzare i rischi e godersi l’immersione con un consumo basso. Inoltre la Guida subacquea si deve voltare almeno una volta ogni due minuti o dopo max 6 cicli di pinneggiata! Non farlo è l’errore più grave di una Guida subacquea ed ho il sospetto che lo sia stato anche per la guida indonesiana che ha disperso i subacquei italiani poche settimane fa…
Inoltre non abbandonare MAI e poi MAI i clienti se non a riva!!

 


 

Una Guida subacquea deve saper individuare e indicare le forme di vita subacquea.

 

Un Guida subacquea  ha un occhio esperto e sa dove trovare il pesce. Conosce la zona e le sue caratteristiche e l’abitudine che hanno le specie che abitano il luogo. Sarà la sua esperienza che permetterà ai subacquei di ammirare ciò che non sarebbero mai stati in grado di vedere se si fossero immersi da soli! I punti con corrente forte possono indicare presenza di pelagico nel Blue e le pareti o i fondali pieni di anfratti l’essenza di pesce più litoraneo.

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Una Guida Subacquea sa dove portare i subacquei

 

Ricordo che quando lavoravo in Kenia, grazie all’esperienza, riuscivo ad individuare il pesce pelagico poco visibile, perché sapevo il punto in cui guardare e riuscivo a stupire tutti indicando squali e mante, che nessuno avrebbe mai visto senza le mie indicazioni, per non parlare dei pesci-foglia o dei pesci rana!  I punti di riferimento descritti nel briefing dovranno essere segnalati, in modo che il gruppo abbia un riferimento di dove ci si trovi. Avere una lavagnetta indicante i pesci e la mappa dell’immersione permetterà una comunicazione ottimale. Congiuntamente ad una descrizione accurata nel briefing, l’identificazione e l’osservazione della fauna è un dovere professionale e renderà l’immersione indimenticabile!

Ecco perché la vita come Guida Subacquea o Istruttore Subacqueo è un’ esperienza da fare ! 

 


 

Disponibilità e flessibilità della Guida subacquea

 

Lavorare come Guida subacquea permette di stare a contatto con persone ben disposte perché sono in vacanza. Questo è uno dei fattori più piacevoli di questo lavoro e permetterà alla Guida di essere ancor più apprezzato ed ascoltato. Abbiamo, però, a che fare con persone di diversa cultura, estrazione sociale, esperienza e nazionalità. Questo è il bello della subacquea! Avvicina persone diverse e il moderatore del gruppo è la Guida subacquea.  Non è un lavoro semplice e bisogna avere una grande flessibilità, pazienza e voglia di interagire, regolando con attenzione le interazioni per far sí che il gruppo leghi e si creino nuove amicizie. Anche se questo aspetto può sembrare estraneo al lavoro della Guida subacquea è invece fondamentale, perché i clienti non cercano “la bella immersione” bensì  “la bella esperienza” ed è nostro compito crearla. Tornare a casa con mille foto dei nuovi amici, oltre che delle immersioni, e rimanere in contatto con loro tramite email, arricchisce veramente la vacanza trasformandola in un’esperienza memorabile.

La Guida Subacquea sa che è “l’esperienza indimenticabile” che conta!

 

La flessibilità però non deve intaccare la fermezza che riguarda la sicurezza del gruppo e che la Guida subacquea deve pretendere, anche a costo di impedire a qualcuno di entrare in acqua. I subacquei sono spesso a digiuno di esperienza da un lungo periodo, perciò sarà importante essere pazienti, spendere un po’ di tempo a regolare l’assetto e a rivedere le tecniche base, come il controllo della pesata. Nella fase di discesa è bene stare vicino al gruppo, piuttosto che scendere per primo senza voltarsi, rassicurando ciascuno dei subacquei ed assicurandoci che la parte introduttiva dell’immersione si svolga in modo fluido.

 


 

Conclusioni

 

Il lavoro dell Guida subacquea è splendido e può far vivere momenti indimenticabili della vita di un individuo. Ci può permettere di girare il mondo e di immergerci nei mari più belli, ma richiede serietà.

Per una Guida Subacquea seria serve una buona formazione !

Per una Guida Subacquea seria serve una buona formazione !

Il modo migliore per dimostrarsi sempre all’altezza è quello più semplice: non perdere mai l’umiltà. Non pensare mai di aver sufficiente esperienza ed imparare dagli altri e dai propri errori. Io dicevo sempre al mio staff (avevo 38 fra Istruttori, Guide subacquee e Guide snorkeling ) che non esiste un solo cliente che sbaglia: gli sbagli sono TUTTI attribuibili alla Guida subacquea o all’Istruttore. Non accettavo scuse da questo punto di vista ed invitavo tutti alla discussione nel gruppo dello Staff dei problemi verificatisi. In questo modo tutti potevano imparare e migliorare, perché soltanto prendendosi le proprie responsabilità si può crescere e diventare migliori.

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